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La Camera di Commercio Dominico italiana da’ inizio alla serie di colazioni di lavoro per rafforzare il rapporto tra Repubblica Dominicana ed Italia

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La Camera di Commercio Dominico italiana da’ inizio alla serie di colazioni di lavoro per rafforzare il rapporto tra Repubblica Dominicana ed Italia

Capellán presenta il modello Codevi, con 14.400 posti di lavoro.

Il presidente della Camera di commercio domenicana (CCDI), Celso Marranzini, sottolinea che le relazioni commerciali tra la Repubblica Dominicana e l’Italia diventeranno più forti e più determinate con il lavoro di avvicinamento svolto dall’entità.

SANTO DOMINGO. La Camera di commercio domincio italiana (CCDI) ha iniziato questo giovedì una serie di colazioni tematiche che cercano di rafforzare le relazioni tra uomini d’affari dominicani e italiani, identificare opportunità e continuare a rafforzare gli scambi commerciali tra Repubblica Dominicana e Italia, oltre a trattare gli argomenti attuali legati allo sviluppo dell’impresa privata.

La prima attività di questa natura si è svolta presso la sede dell’Associazione delle industrie della Repubblica Dominicana (AIRD), con la presentazione dell’imprenditore Fernando Capellán, che ha presentato l’attuale evoluzione del parco industriale di Codevi, sotto la sua guida, che prevede di fornire 17.000 posti di lavoro per il 2021, a beneficio delle aree depresse di Haiti e della Repubblica Dominicana.

Celso Marranzini, presidente della CCDI, ha informato che alle prossime colazioni tematiche saranno presenti Frank Rainieri, presidente del Gruppo Puntacana; Felipe Vicini, uno dei leader del gruppo INICIA e l’ambasciatore italiano a Santo Domingo, Andrea Canepari.

Ha commentato che l’imprenditore Capellan è stato un promotore dello sviluppo delle nazioni vicine attraverso l’occupazione sin dalla “grande esperienza” che è stato il Parco Codevi. Ha affermato che molte attività legate alla cucina, alla moda, all’arte, alla cultura, all’industria e al commercio saranno svolte in futuro, il che renderà le relazioni tra Repubblica Dominicana ed Italia più forti e determinate.

Marranzini ha approfittato dello scenario per comunicare che a novembre di quest’anno l’ex presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, verrà nel paese per partecipare alle attività di Habitat for Humanity, un’entità di cui fa parte l’imprenditore domenicano e che lavora per aiutare evocare il deficit abitativo del paese, restituendo la dignità a centinaia di famiglie.

Capellan ha trattato nel suo discorso anche le condizioni vantaggiose in termini fiscali, posizione geografica e disponibilità dei giovani lavoratori, che hanno contribuito alla crescita costante dell’enclave industriale secondo il modello della zona franca.

Attualmente, i posti di lavoro formali generati da Codevi ammontano a 14.400, incidendo sul miglioramento della vita delle persone in due aree economicamente depresse, Ouanaminthe, Haiti, con l’80% di povertà, e Dajabón, con il 50%.

Nei prossimi 14 anni, Haiti e la Repubblica Dominicana avranno 8 milioni di giovani che avranno bisogno di un lavoro formale, ha detto Capellán, parlando delle nuove offerte di lavoro create ogni anno da Codevi, un parco che produce ed esporta una varietà di prodotti, dall’abbigliamento ai prodotti medici, refrigerazione, parti di automobili, scarpe, giocattoli, pannelli solari, tra gli altri.

All’attività hanno partecipato il Ministro dell’Industria e del Commercio e MSME, Nelson Toca Simó, l’Ambasciatore Canepari, nonché il Vice Ministro degli Affari Esteri, Peggy Cabral, uomini d’affari italiani e domenicani, membri della Camera tra i quali il Presidente Celso Marranzini, Felipe Vicini, Roberto Herrera, Angelo Viro, Jenne Marion Landais, l’ingeniere Bisono’ ed il Segretario generale Francesco Alfieri.

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